Come leggere una busta paga: guida pratica, sezione per sezione
La busta paga è il documento che ogni mese ti dice quanto hai guadagnato, quanto ti spetta ancora (ferie/permessi), quante tasse e contributi hai pagato e su che base. Sembra una giungla di numeri, ma se impari a leggere ogni parte, tutto diventa molto più semplice.
Cerchi una voce specifica? Usa il nostro glossario per trovare subito la definizione che ti serve.

1. Intestazione
Nella parte alta della busta paga trovi tutte le informazioni "di contesto" e gli elementi che servono a capire a chi si riferisce la busta paga, per quale periodo e su quali basi viene calcolata.

Cosa trovi di solito nell'intestazione:
- Dati azienda: nome completo (ragione sociale), codice azienda, indirizzo della sede, codice fiscale e partita IVA, posizione INPS (previdenza) e P.A.T. INAIL (infortuni).
- Dati lavoratore: nome, cognome, codice fiscale, matricola dipendente, data di nascita, data di assunzione, eventuale data di fine rapporto, filiale o sede di lavoro.
- Qualifica e livello: il CCNL applicato (es. Commercio, Metalmeccanici, ecc.), livello di inquadramento (operaio, impiegato, quadro, dirigente) e mansione.
- Periodo di retribuzione: mese e anno cui si riferisce la paga, spesso con riferimento a eventuali variabili di mesi precedenti (es. "variabili di ottobre" vuol dire che in questa busta ci sono anche componenti maturati nel mese prima, come premi o straordinari).
- Elementi retributivi fissi:
- Paga base/minimo tabellare: lo stipendio base previsto dal tuo contratto per il livello/qualifica.
- Contingenza: quota aggiuntiva storica (ormai cifra fissa, ma presente in molte buste).
- EDR, superminimo, indennità di funzione: elementi distinti della retribuzione. L'EDR (Elemento Distinto della Retribuzione) è fisso, il superminimo è un extra concordato individualmente, l'indennità di funzione è tipica dei quadri.
- Scatti di anzianità: aumenti periodici previsti dal CCNL.
- Prossimo scatto: quando arriverà il tuo prossimo aumento di anzianità.
- Giorni, settimane e ore lavorate/retribuite: questa zona spesso mostra:
- Giorni lavorati effettivi nel mese (cioè giorni di presenza),
- Giorni retribuiti (contano anche ferie e permessi pagati),
- Ore lavorate,
- Settimane accreditate all'INPS per la pensione.
Tip: Controlla che dati anagrafici, periodo e livello siano corretti. Un errore qui si propaga su tutto il resto della busta!
2. Corpo centrale: retribuzione variabile, assenze e trattenute
Il corpo centrale della busta paga è la parte più ricca di informazioni: qui trovi, suddivise in righe e colonne, tutte le voci che determinano come si arriva dal lordo al netto. Le colonne tipiche sono: descrizione della voce, importo, riferimento (giorni, ore, percentuale), trattenute, competenze.

- Competenze (cioè quello che "maturi")
- Retribuzione fissa
- Stipendio base: calcolato in base ai giorni e alle ore effettivamente lavorate e ai giorni pagati del mese (ferie e permessi retribuiti inclusi).
- Indennità contrattuali: in alcuni cedolini sono visibili qui, in altri sono riassunte nell'intestazione. Esempi: contingenza, EDR, superminimo, indennità di funzione, terzo elemento (ogni CCNL ha le sue voci specifiche, verifica sempre nella parte alta della busta o tra le competenze).
- Elementi variabili
- Straordinari, festivi, notturni: ore lavorate oltre l'orario normale, con la relativa maggiorazione percentuale, dettagliata per tipo (es. 25%, 50%, ecc.).
- Premi e bonus: incentivi di produttività, una tantum, MBO, premi aziendali, bonus welfare.
- Indennità particolari: es. trasferta, cassa, rischio, disagio, maneggio denaro—aggiunte quando previsti da contratto o da situazioni particolari.
- Fringe benefit: benefit aziendali (auto, telefono, alloggio, assicurazione, prestiti a tasso agevolato ecc.).
- Tassazione: sono esenti da tassazione IRPEF fino a un limite annuo (es. 1.000 € annui nel 2024 per tutti i lavoratori, 2.000 € con figli a carico, ma la soglia può variare secondo le leggi in vigore). Oltre questi limiti, l'importo eccedente viene tassato come reddito da lavoro dipendente.
- Buoni pasto: spesso appaiono come "competenze fittizie": il valore dei buoni pasto assegnati nel mese viene mostrato tra le competenze, ma la stessa cifra viene sottratta come trattenuta, quindi non incide sul netto.
- Tassazione: i buoni pasto elettronici sono esenti IRPEF fino a 8 €/giorno, quelli cartacei fino a 4 €/giorno. Sopra questa soglia l'eccedenza è tassata come fringe benefit.
- Rimborsi spese: spese anticipate dal lavoratore per conto dell'azienda (solitamente esenti da tassazione se documentate).
- Arretrati, conguagli: differenze dovute a ricalcoli di periodi precedenti (es. aumenti contrattuali, premi erogati in ritardo).
- Anticipo retribuzione / Recupero anticipo
- Anticipo retribuzione indica una quota di stipendio che viene contabilizzata come maturata (es. straordinari, premi, variabili di mesi precedenti).
- Recupero anticipo è la voce che la "storna" subito dopo, così che il saldo sia quello effettivamente spettante.
- Questo meccanismo viene usato dal software paghe per allineare le competenze tra i diversi mesi, soprattutto quando i "variabili" vengono pagati in ritardo rispetto al mese di maturazione.
- L'importo che ricevi in banca resta sempre e solo quello effettivo del mese.
- TFR
- Quota TFR maturata nel mese: di regola circa il 7,4% della retribuzione utile (non di tutto il lordo: alcune voci non concorrono, es. straordinari o rimborsi).
- TFR trasferito a fondi: se hai scelto di destinare il TFR a una forma di previdenza integrativa, in questa sezione vedi la quota mensile che viene versata al fondo.
- Nota: il TFR NON è uno "scorporo" dello stipendio: è una somma aggiuntiva accantonata ogni mese che ritroverai (con rivalutazione) alla fine del rapporto di lavoro o come anticipazione in casi specifici.
- Retribuzione fissa
- Trattenute (tutto ciò che viene sottratto dal lordo)
- Contributi previdenziali
- INPS IVS: trattenuta classica (~9% del lordo) che finanzia pensione e tutele base.
- IVS aggiuntivo: 1% extra sulle quote che superano una soglia mensile fissata annualmente.
- FIS (Fondo Integrazione Salariale) / CIGS: trattenute obbligatorie che finanziano la cassa integrazione o fondi di solidarietà, variabili in base alla dimensione aziendale e al settore.
- Ente Bilaterale: piccolo contributo obbligatorio previsto dai CCNL, che finanzia enti di settore per formazione, welfare e servizi ai lavoratori.
- Fondi sanitari o pensioni integrative: trattenute per fondi di previdenza complementare o assistenza sanitaria, se previsti dal CCNL o scelti dal lavoratore (solitamente sono facoltativi, ma in alcuni contratti possono essere obbligatori).
- Altre trattenute
- Quota sindacale: trattenuta volontaria, solo per iscritti al sindacato.
- Cessione del quinto: rata di prestito rimborsata direttamente in busta.
- Pignoramenti: trattenute obbligatorie su ordine del giudice.
- Trattenute fiscali (le tasse)
- Imponibile IRPEF: la base imponibile per il calcolo delle tasse (lordo – contributi previdenziali).
- IRPEF lorda: calcolata in base agli scaglioni di reddito.
- Detrazioni: sconti fiscali a cui hai diritto per lavoro dipendente, familiari a carico, cuneo fiscale, ecc.
- IRPEF netta: tassa effettivamente trattenuta ogni mese (può variare mese per mese per effetto di premi, arretrati o detrazioni che si applicano solo su alcune voci).
- Addizionali regionali e comunali: trattenute aggiuntive a favore di Regione e Comune di residenza; vengono versate di solito in parte ogni mese, con saldo/conguaglio a fine anno.
- Contributi previdenziali
3. Riepilogo: ferie, permessi e stipendio netto
In fondo alla busta paga c'è sempre una sezione "riassuntiva" che ti permette di capire a colpo d'occhio cosa hai ricevuto, cosa ti resta e come stanno ferie e permessi.

- Progressivi annuali: totali da gennaio a oggi di imponibili previdenziali, imponibili fiscali, IRPEF pagata e TFR maturato. Sono utili per controllare il saldo annuale e il conguaglio di fine anno.
- TFR (Trattamento di Fine Rapporto): questa sezione riepiloga tutto ciò che riguarda il TFR maturato e accantonato. Di solito contiene:
- F.do 31/12: il fondo TFR accumulato fino al 31 dicembre dell'anno precedente.
- Rivalutazione: l'aumento annuale del TFR già accantonato, calcolato in base all'inflazione e a una quota fissa di legge.
- Imp. rival.: l'imposta sulla rivalutazione, cioè la tassazione applicata solo sulla parte rivalutata del TFR.
- Quota anno: il TFR maturato nell'anno corrente, cioè la quota che si aggiunge al fondo.
- TFR a fondi: l'eventuale quota di TFR destinata a fondi pensione o altre forme di previdenza complementare, se hai scelto questa opzione.
- Ratei ferie, permessi, ex-festività: una tabella ti mostra quante ferie e permessi avevi all'inizio, quante ne hai maturate e godute nel mese, e il saldo residuo. Di solito sono espresse in giorni o ore.
- Totale competenze: somma di tutto ciò che hai maturato (lordo, premi, indennità, etc.).
- Totale trattenute: tutto ciò che ti è stato trattenuto (contributi, tasse, altre trattenute).
- Netto del mese: l'importo che ti viene effettivamente pagato (solitamente evidenziato).
- Arrotondamenti: eventuali piccoli aggiustamenti.